Alessandro Riolo
2004-12-01 00:20:33 UTC
Inoltro nuovamente sul gruppo un articolo che ho scritto 6 mesi fa' per
it.wikipedia.org sull'antica Drepanon
(http://it.wikipedia.org/wiki/Drepanon); lo riporto qui, casomai
qualcuno avesse dei commenti da fare (qui o sulla wikipedia fa lo
stesso) o delle correzioni (direttamente sulla wikipedia è meglio) da
apportare, è sempre il benvenuto.
Drepanon
Antico centro della Sicilia Occidentale, situato sull'omonimo
promontorio ove sorge attualmente l'odierna Trapani; nonostante il nome
derivi certamente dall'antico Ellenico δρεπανη (falce), per via delle
caratteristiche baie a forma di falce che si susseguono sulla stretta
lingua di terra prospicente il sovrastante Monte Erice, la località fu
probabilmente utilizzata inizialmente come porto da parte degli Elimi
abitanti nella vicina Eryx (l'odierna Erice), e successivamente
ingrandito e sviluppato dai Cartaginesi.
All'inizio della prima guerra punica il generale cartaginese Amilcare
fece infatti fortificare il promontorio, posto nella penisola posta alla
fine della baia più estesa e dotata a meridione di un profondo e
vantaggioso porto naturale, e vi trasferì una parte degli abitanti di
Eryx. La scelta si rivelò azzeccata, e verso il 250 A.C. Drepanon era
una delle ultime due roccaforti Cartaginesi in Sicilia; dacché l'altra,
Lilybaeum, era assediata da parte dei Romani, il generale Aderbale,
prima di tentare di rompere l'assedio, decise di portare le sue nuove
truppe ad addestrarsi all'ombra del Monte Erice. Qui fu invece colto
dall'attacco a sorpresa del console romano Publio Claudio Pulcro, che
aveva anch'egli appena ricevuto oltre 10.000 uomini appena ingaggiati;
nello scontro che seguì, Aderbale mostrò però una chiara superiorità
strategica e seppe sfruttare al meglio i propri vascelli, infliggendo
alla flotta consolare romana una tremenda sconfitta: il console, vista
la situazione irrecuperabile, pensò bene di scappare, seguito appena da
una trentina di navi, mentre i Cartaginesi ne catturavano ben 93,
affondando le rimanenti e prendendo prigionieri migliaia di Romani.
Le sorti della guerra parvero quindi arridere ai Cartaginesi che,
riconquistata Eryx, ne trasferirono i rimanenti abitanti in una ancor
più grande e fortificata Drepanon. Nel 242 AC però il console Lutazio
Catulo riuscì a cingerla d'assedio, e fu proprio per via del fallito
tentativo da parte di Annone e di Amilcare di rompere questo assedio che
i Cartaginesi subirono la rovinosa sconfitta della battaglia delle Egadi
(241 AC) che pose definitivamente termine alla prima guerra punica,
senza che però Drepanon fosse mai stata effettivamente espugnata.
Entrata quindi nell'orbita del dominio Romano, Drepanon, quantunque
raramente attestata, divenne una fiorente città commerciale, grazie
soprattutto al porto, alla sua posizione geografica al centro delle
rotte mediterranee ed alle caratteristiche attività di estrazione del
sale marino, intrapresa a suo tempo già dai Fenici, e della lavorazione
del corallo, quest'ultima già citata da Plinio, tutte qualità che nel
corso di questo periodo storico le consentirono di soppiantare Lilybaeum
nel ruolo di centro più importante della Sicilia Occidentale.
Oltre che con il termine latino Drepanum, il centro è attestato nei
testi successivi alla prima guerra punica sia al plurale Drepana (in
greco antico τα Δρεπανα) che al singolare Drepanon (in greco antico το
Δρεπανον); il primo termine si riferisce probabilmente all'intera area
geografica delle baie a forma di falce, mentre il secondo alla città
vera e propria, che si doveva concentrare soltanto sulla falce più
meridionale e più distante dal Monte Erice.
La morfologia peculiare dell'area geografica e la vicinanza con Eryx ne
fecero ben presto un topos letterario piuttosto ricercato, sia dagli
autori di storie mitologiche, che vi individuarono il luogo di sepoltura
delle leggendarie falci degli Dei Crono e Saturno, sia dagli autori di
storie connesse al ciclo Troiano, tra i quali si distinse il grande
Virgilio, che nell'Eneide qui ambientò la morte di Anchise ed i
successivi giochi funebri celebrati in suo onore dal figlio Eneo.
it.wikipedia.org sull'antica Drepanon
(http://it.wikipedia.org/wiki/Drepanon); lo riporto qui, casomai
qualcuno avesse dei commenti da fare (qui o sulla wikipedia fa lo
stesso) o delle correzioni (direttamente sulla wikipedia è meglio) da
apportare, è sempre il benvenuto.
Drepanon
Antico centro della Sicilia Occidentale, situato sull'omonimo
promontorio ove sorge attualmente l'odierna Trapani; nonostante il nome
derivi certamente dall'antico Ellenico δρεπανη (falce), per via delle
caratteristiche baie a forma di falce che si susseguono sulla stretta
lingua di terra prospicente il sovrastante Monte Erice, la località fu
probabilmente utilizzata inizialmente come porto da parte degli Elimi
abitanti nella vicina Eryx (l'odierna Erice), e successivamente
ingrandito e sviluppato dai Cartaginesi.
All'inizio della prima guerra punica il generale cartaginese Amilcare
fece infatti fortificare il promontorio, posto nella penisola posta alla
fine della baia più estesa e dotata a meridione di un profondo e
vantaggioso porto naturale, e vi trasferì una parte degli abitanti di
Eryx. La scelta si rivelò azzeccata, e verso il 250 A.C. Drepanon era
una delle ultime due roccaforti Cartaginesi in Sicilia; dacché l'altra,
Lilybaeum, era assediata da parte dei Romani, il generale Aderbale,
prima di tentare di rompere l'assedio, decise di portare le sue nuove
truppe ad addestrarsi all'ombra del Monte Erice. Qui fu invece colto
dall'attacco a sorpresa del console romano Publio Claudio Pulcro, che
aveva anch'egli appena ricevuto oltre 10.000 uomini appena ingaggiati;
nello scontro che seguì, Aderbale mostrò però una chiara superiorità
strategica e seppe sfruttare al meglio i propri vascelli, infliggendo
alla flotta consolare romana una tremenda sconfitta: il console, vista
la situazione irrecuperabile, pensò bene di scappare, seguito appena da
una trentina di navi, mentre i Cartaginesi ne catturavano ben 93,
affondando le rimanenti e prendendo prigionieri migliaia di Romani.
Le sorti della guerra parvero quindi arridere ai Cartaginesi che,
riconquistata Eryx, ne trasferirono i rimanenti abitanti in una ancor
più grande e fortificata Drepanon. Nel 242 AC però il console Lutazio
Catulo riuscì a cingerla d'assedio, e fu proprio per via del fallito
tentativo da parte di Annone e di Amilcare di rompere questo assedio che
i Cartaginesi subirono la rovinosa sconfitta della battaglia delle Egadi
(241 AC) che pose definitivamente termine alla prima guerra punica,
senza che però Drepanon fosse mai stata effettivamente espugnata.
Entrata quindi nell'orbita del dominio Romano, Drepanon, quantunque
raramente attestata, divenne una fiorente città commerciale, grazie
soprattutto al porto, alla sua posizione geografica al centro delle
rotte mediterranee ed alle caratteristiche attività di estrazione del
sale marino, intrapresa a suo tempo già dai Fenici, e della lavorazione
del corallo, quest'ultima già citata da Plinio, tutte qualità che nel
corso di questo periodo storico le consentirono di soppiantare Lilybaeum
nel ruolo di centro più importante della Sicilia Occidentale.
Oltre che con il termine latino Drepanum, il centro è attestato nei
testi successivi alla prima guerra punica sia al plurale Drepana (in
greco antico τα Δρεπανα) che al singolare Drepanon (in greco antico το
Δρεπανον); il primo termine si riferisce probabilmente all'intera area
geografica delle baie a forma di falce, mentre il secondo alla città
vera e propria, che si doveva concentrare soltanto sulla falce più
meridionale e più distante dal Monte Erice.
La morfologia peculiare dell'area geografica e la vicinanza con Eryx ne
fecero ben presto un topos letterario piuttosto ricercato, sia dagli
autori di storie mitologiche, che vi individuarono il luogo di sepoltura
delle leggendarie falci degli Dei Crono e Saturno, sia dagli autori di
storie connesse al ciclo Troiano, tra i quali si distinse il grande
Virgilio, che nell'Eneide qui ambientò la morte di Anchise ed i
successivi giochi funebri celebrati in suo onore dal figlio Eneo.
--
ale - http://www.sen.it
È in corso la CFV per per *it.comp.lang.csharp*, Si può leggere il
manifesto su news:it.news.annunci o news:it.news.votazioni
ale - http://www.sen.it
È in corso la CFV per per *it.comp.lang.csharp*, Si può leggere il
manifesto su news:it.news.annunci o news:it.news.votazioni